Mi sembrava di sentire di nuovo il rumore dell'erba che cresce.

lunedì 25 marzo 2013

Non essere tu la sera


Non essere tu la sera,
che aspetto nel torpore di disegni malinconici.
Non essere tu la veglia della luna.
Il facile gioco di menti riposate;
allegria che non sa attendere
e tutto trasporta con forza.
Non fine o albeggiare del giorno,
del tempo impigliato in ricordi.
Non essere tu l'emozione più forte,
sorpresa a se stessa,
arrossata nel viso di gioia
e del pensiero vagante. 
Non tu la poesia che inventa,
non tu la musica insonne, 
violata nei lunghi tramonti.
Non essere il segno che non riconosco
e il segno che ho chiesto ai domani,
il segno che spera e non crede;
non essere tu l' illusione,
il miele raccolto,
il passante che indaga,
la linea che fonde il cielo col mare,
che invoca il ritorno
 agli amici perduti per strada.




2 commenti:

  1. Paolo , una poesia magnifica...dura e straziante nello stesso tempo...
    Grazie per questo dono....

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    1. Grazie a te Nella. Sono contento che in questa poesia tu abbia trovato qualcosa di coinvolgente.

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