Mi sembrava di sentire di nuovo il rumore dell'erba che cresce.

giovedì 24 ottobre 2013

Tu sei

Tu sei la dispensa piena,
la tavola imbandita,
la ricca cantina,
la frutta candita.

Tu sei la scodella di latte,
il biscotto fragrante,
la telefonata amica,
il sussurro dell'amante.


Sei l'onda che accarezza la sabbia,
la strada che accompagna il passante,
l'oblio che condona il peccato,
la pace che sconfigge la rabbia.

Tu sei la sapienza imperfetta,
la giustizia che chiede vendetta.
Sei la voce che udivo di notte,
tra lenzuola sudate e preghiere,
sei la luce che abbagliava il mio sguardo,
la purezza che arrivava in ritardo.


Sei il castello di carte che aspetta l'uragano,
il giocattolo rotto che chiede attenzione,
il vagone arrugginito di fronte alla stazione.
la richiesta d'aiuto urlata da lontano.

Tu sei la dispensa vuota,
la tavola sparecchiata,
il frutto senza sapore,
la morte senza dolore.
Sei la vita nascosta nelle cose,
che entra e non chiede permesso.


Sei la vita che tutto calpesta,
sei la vita che tutto contiene,
tutto osserva e tutto nasconde,
tutto mescola e tutto confonde,
tutto avvolge e tutto infesta,
tutto anela e tutto ottiene.



























































4 commenti:

  1. L'autore in questi bei versi carichi di pienezza cela l'arcano oggetto dell'essere,
    Quasi un' ombra che esso trasmette attraverso la foto che lascia eludere sia
    una anima forte che tutto ottiene, esattamente come chiude la sua opera.
    Bravo Paolo!

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  2. mi sa che abbiamo un altro testo pronto da musicare..
    andrea

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