Mi sembrava di sentire di nuovo il rumore dell'erba che cresce.

sabato 17 settembre 2016

Latte e fango



Se ti cercassi,
tu saresti là,
nell'angolo più scuro
di questa oscurità.

Se ti trovassi,
in mezzo alle ombre
mi diresti alla fine
qual è il tuo vero nome?

E' la vita che è stanca,
e non ci lascia andare.
E' la vita che è strana
e non sa perdonare.

(Scusa, ero qua
e ti stavo guardando,
mentre dormivi,
ti stavo osservando.

Scusa, ero qua
e ti stavo guardando,
mentre morivi,
ti stavo aspettando.)

Perché siamo fatti
di latte e di fango,
di schiuma e di pietra,
di ferro e di amore.

Perché siamo fatti
di carne e paura,
di legno e carbone,
giustizia ed errore.

E' la vita che è strana,
e non ci fa passare,
è la vita che bara
per farci rilanciare.

(Scusa, ero qua
e ti stavo guardando,
mentre dormivi,
ti stavo abbracciando.

Scusa, ero qua
e ti stavo stringendo,
mentre morivi,
ti stavo uccidendo.)

Perché siamo fatti
di latte e di sangue
di fuoco e dolore,
di odio e pietà,

di sale e fatica,
di muschio e sudore,
di miele e di ortica,
coraggio e viltà.

Perché siamo brezza
che sembra tempesta,
il niente che resta
dopo la carezza.

(Ma scusa, ero qua
e ti stavo stringendo,
mentre dormivi,
ti stavo uccidendo.

Scusa, ero qua
e ti stavo guardando,
mentre sognavi,
ti stavo sognando.)




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