Mi sembrava di sentire di nuovo il rumore dell'erba che cresce.

venerdì 15 giugno 2018

Udite l'urlo


Udite l’urlo dell’armatura vuota?
Eppure è vuoto anche il mio corpo muto
e ciò che vibra in me è soltanto l’ancia
in cui s’incunea il vento per capriccio
e l’ombra della vita si compiace.

Sfrigola l’anima in cerca di una forma
nel nugolo di insetti imbizzarrito;
dalla voragine il nulla chiede aiuto
ed un belato emerge dall’orbace.

Rimane arcano un segno sul tuo viso,
la cicatrice che ha viaggiato indenne:
per mille anni ha atteso la tua fronte
dove si è schiuso l’allele recessivo
per interrompere l’incanto del reame:
la bella addormentata oggi è risorta;
piange di rabbia o gioia la matrigna?

La fiaba non conosce causa o effetto.
Stilla l’iperico la sua goccia sanguigna;
tutto lenisce, tutto cura e conforta,
tranne il corimbo spezzato per dispetto.





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