Mi sembrava di sentire di nuovo il rumore dell'erba che cresce.

lunedì 9 dicembre 2013

Bolle di sapone

Siamo bolle di sapone
senza paura senza coraggio;
siamo pezzi di cartone
("dopo il macero c'è il paradiso?")
siamo il sale sul tuo viso.

Siamo gli orfani di maggio
figli e nipoti di una testuggine
educati a pane e formaggio
ubriachi d'acqua di fonte
siamo il sudore della tua fronte.

Siamo polvere di ruggine
macchie di fango sulla cravatta
cotti allo spiedo insieme al muggine
sopravvissuti solo per caso
siamo il sangue che perdi dal naso.

Siamo i gattini senza la gatta
nascosti nei versi di una canzone
che cantilena una voce distratta:
"che strano compito oggi ci tocca,
siamo saliva nella tua bocca."

































sabato 9 novembre 2013

martedì 5 novembre 2013

Pozzanghera


Quella pozzanghera mi sta guardando,
forse ha capito che son fatto di fango
(c'è un petalo bianco sulla tua fronte
e dal ramo secco è caduta una foglia).

Quella pozzanghera mi sta cercando,
forse ha capito che son fatto di pioggia
(c'è una farfalla sulla tua fronte
e nel ramo secco si è nascosto un ramarro).

Quella pozzanghera mi sta chiamando,
forse ha capito che son fatto di vento
(c'è una ferita, ora, sulla tua fronte
e sul ramo secco è cresciuta una mela).
























mercoledì 30 ottobre 2013

Lei è

Lei è. Parola muta.
Ciò che afferma nega,
quando accarezza ferisce.
Ombra nel buio,
lei è dove nessuno resiste.
Schiava senza padrona,
lei è dove non crescono piante.
Nuvola trasparente,
che mescola polvere e pioggia,
lei è dove nessuno osa.
Lei è. Nascosta in ogni sorriso.
E' qui. Silenzio che scorre nel sangue.
Aquila che solca il cielo,
quando soffia il levante.
Lei è la storia che non si può raccontare,
è l'acqua che non disseta,
la luce che non si ferma,
la frase che non si pronuncia.
La poesia che non si comprende,
la parentesi lasciata aperta,
la pagina che


























giovedì 24 ottobre 2013

Tu sei

Tu sei la dispensa piena,
la tavola imbandita,
la ricca cantina,
la frutta candita.

Tu sei la scodella di latte,
il biscotto fragrante,
la telefonata amica,
il sussurro dell'amante.


Sei l'onda che accarezza la sabbia,
la strada che accompagna il passante,
l'oblio che condona il peccato,
la pace che sconfigge la rabbia.

Tu sei la sapienza imperfetta,
la giustizia che chiede vendetta.
Sei la voce che udivo di notte,
tra lenzuola sudate e preghiere,
sei la luce che abbagliava il mio sguardo,
la purezza che arrivava in ritardo.


Sei il castello di carte che aspetta l'uragano,
il giocattolo rotto che chiede attenzione,
il vagone arrugginito di fronte alla stazione.
la richiesta d'aiuto urlata da lontano.

Tu sei la dispensa vuota,
la tavola sparecchiata,
il frutto senza sapore,
la morte senza dolore.
Sei la vita nascosta nelle cose,
che entra e non chiede permesso.


Sei la vita che tutto calpesta,
sei la vita che tutto contiene,
tutto osserva e tutto nasconde,
tutto mescola e tutto confonde,
tutto avvolge e tutto infesta,
tutto anela e tutto ottiene.



























































martedì 22 ottobre 2013

Io sono

Io sono storia che non si scrive,
io sono acqua che non si beve.
Sono la luce che insanguina gli occhi,
sono la spada temprata dal ghiaccio,
il succo d'uva che ubriaca le botti,
l'onda del mare che scioglie le rocce.




















domenica 6 ottobre 2013

sabato 28 settembre 2013

mercoledì 25 settembre 2013

lunedì 23 settembre 2013

giovedì 19 settembre 2013

Sangue di gabbiano

Stamattina è caduta dal cielo
una piuma colorata di rosso.
"Sangue di gabbiano" ha detto qualcuno,
ma io l'ho assaggiata
e il sapore era dolce.
Un gabbiano che si nutre di miele?
Un gabbiano che mangia cannella?
Un gabbiano bambino?
























mercoledì 18 settembre 2013

Brodo di mele

Avevo un albero pieno di rami,
brodo di mele per molte cene,
una scatola azzurra per non farti imbronciare.




























martedì 17 settembre 2013

domenica 15 settembre 2013

Autunno

Per tutti i tuoi amici in più,
per i fogli svolazzanti
che sono rimasti nella
tua mente,

per l'autunno dei tuoi desideri.































sabato 14 settembre 2013

Storia di Poco

Poco, adesso il vento soffia leggero, lassù
nelle montagne.
Poco, sapevi niente delle campagne dove gli insetti
festeggiano il giorno delle fragole?
Intorno c'è un mucchio di arbusti da raccogliere, Poco,
e tu dormi...
Era il giorno delle filastrocche, toccava a me dirne una,
non sapevo come cominciare,
ma forse non ti sei arrabbiato.
E' venuta una farfalla a chiedere di te, Poco, gli ho
detto che non c'eri.
Il cielo è color mora,
forse è già notte e non ci ho fatto caso.
Tu dormi, Poco, e chi pensa al fuoco?
I grilli cantano.
Te la ricordi quella storia... ma tu stai già
dormendo, e la farfalla è andata via.
C'è un po' di vento su, leggero, nelle
montagne.





































martedì 10 settembre 2013

sabato 7 settembre 2013

Shampo


Dammi tempo e voglia.
Io non ho più paura.
Non ho con me lo shampo alle mele,
credimi, ne ho nostalgia.


giovedì 5 settembre 2013

Nel bosco

Hanno trovato un albero nel bosco.
Qualcuno lo conosce?
Qualcuno può parlargli?
E' stato trovato un albero
in mezzo al bosco.
E' alto, possente,
i suoi rami si innalzano
verso lo zenit, le sue foglie
lasciano attraversare i raggi
del sole al tramonto
e nient'altro.
Qualcuno sa il suo nome?
Qualcuno può parlare con lui?






















lunedì 15 luglio 2013

Cose da sapere sui fiori

I fiori non piangono;
quella è rugiada,
chiedete a chi lo sa.
Chissà perché ma stanno sempre bene.

I fiori nei petali non hanno nervi,
informatevi,
i fiori non soffrono.
Per questo sembrano sempre tranquilli.

Quando li cogliete i fiori non sanguinano,
è solo clorofilla,
è semplice, normalissima clorofilla.
I fiori non hanno cicatrici.



















mercoledì 19 giugno 2013

"p minuscola" non vuole tornare



"p minuscola" non vuole tornare;
hanno visto la sua imbarcazione
incrociare nei mari del sud;
i delfini l'hanno fatta passare.

Stamattina ha doppiato San Marco,
il nostromo ha avvistato la vela,
"Rispondeva al saluto" racconta,
"però non si volle fermare".

La voce che gira qui è certa
"p minuscola" non vuole tornare,
ha deciso di rimanere
dalla parte sbagliata del mare.

venerdì 7 giugno 2013

Anche il vento

Non ti facevano paura le piccole cose
non ti arrabbiavi per i miei tanti errori
perché tu eri grande ed eri forte
e dicevi 'Anche l'amore sbaglia,
anche la paura sa aspettare'.

Anche il vento si pente e
torna indietro.






























lunedì 3 giugno 2013

sabato 1 giugno 2013

Se mai un giorno

Se mai un giorno ci riincontrassimo in un
oceano di spighe e io non mi ricordassi
il tuo nome, sarebbe bello che tu
con una mano ti accarezzassi i capelli,
come per dirmi che mi hai riconosciuto.
E se mai un giorno ci ritrovassimo
di fronte, sulle rive opposte di un lago
e tu mi chiedessi "Come mai sei qui?"
come farò a dirti, a voce alta,
che non mi sono mai mosso?


















martedì 28 maggio 2013

Tempo

Splendi adesso.
Pulsa come un cuore.
Questo è il tempo.
Tempo di preparare partenze.
Chiuse in una scatola di legno,
le cose che non si poté amare.
Un'ombra sui tuoi capelli di luce.
Volevo chiederti tutto.



























lunedì 27 maggio 2013

Una voce lontanissima

Una voce lontanissima parlava di te;
il mare si calmò all'improvviso,
il vento tacque,
la luna si adagiò oltre un colle,
e, insieme,
ci mettemmo ad ascoltare.

















domenica 26 maggio 2013

Nel verde trifogliare

Adesso,
ombre adesso,
bene andare,
mare;
c'era onda azzurrata
non aveva che vento,
in faccia forte,
e gridava, forse,
con più.
E poi anche;
essere ala nel
verde ondulato dal trifogliare.
Alberi: e dite che va bene?
Molte curve per
raggiungere;
e strette;
cioè un giardino,
era là,
dietro la casa,
sempre all'erta
l'uomo che tarda.





























mercoledì 15 maggio 2013

Ombra di Luna

Allora c'eri tu, ombra di luna,
con i tuoi quattro modi diversi
di dire "Va bene lo stesso".
















mercoledì 8 maggio 2013

ll nostro tè


Dov'è il nostro tè?
Il nostro tè che
bussava alla porta,
il nostro tè innamorato,
che aspettava sul davanzale
un tramonto
diverso, una
colazione lontana.
Che sognava
di raddolcire
il mare intero
e le tue labbra.


















sabato 4 maggio 2013

L'uomo Ragno: il terribile incontro.




Chi lavora nel mondo della scuola o vi ha a che fare come studente, genitore o altro, si sente un po' come un supereore della Marvel che si ritrova a combattere contro strampalati -ma pericolosissimi- nemici sempre nuovi.
Ad ogni episodio è pronto un nuovo improbabile personaggio contro cui l'eroe si deve, suo malgrado, scontrare, sprecando energie, tempo e spesso anche un po' di salute mentale. Non si chiamano "uomo sabbia", "Goblin", "Dottor Octopus", le malefiche creature che fuoriescono dalle fantasiose fucine del Ministero dell'Istruzione; hanno nomi meno esotici: "funzione strumentale", "Debito formativo", "POF" e via dicendo. Ma il loro potere è straordinario, le loro insidie sono subdole e spietate, la follia che le guida è smisurata.
Per fortuna esiste l'ora di ricreazione.



venerdì 3 maggio 2013

"p minuscola" e il gabbiano





Oggi "p minuscola" ha bisticciato
con un cucciolo di gabbiano.
Lei gli ha strappato una piuma.
lui ha morso il suo naso
poi è scappato lontano.
"P minuscola" è ripartita imbronciata;
quando si riincontreranno,
si capisce, saranno guai.
Intanto la piuma si è persa nel vento
chissà dov'è in questo istante.
Ma è una piuma dipinta di rosso
qualcuno di certo la ritroverà;
una piuma dipinta di sangue,
chissà dov'è in questo momento.

giovedì 2 maggio 2013

Voce di stella



Adesso la tua voce è diventata
la luce di una stella.
La voce acre e severa
che ci rimproverava
per gli errori di pronuncia
e poi si trasformava in un sorriso
è diventata
la luce di una stella.

Alla fine tu sei diventata
(ce n'è voluto, però)
la luce di una stella.
Non so dove cercarti,
da che parte del cielo guardare,
ma so che ci sei
perché sento una voce,
la voce di una stella.


























Joan e Peter. Giocattoli





martedì 30 aprile 2013

Molte volte


Molte volte avrei cercato te,
nei ripostigli di stanchezza e malinconia.

Oltre, solo il fruscio di
un'onda eterna,
e tu,
in ogni cosa.


















giovedì 25 aprile 2013

Altricaffè


Dove sono i miei altricaffè?
Quelli che nei pomeriggi estivi
ti nascondevo,
mai così amari.
Dove sono le vecchie scarpe
che mi prestavi
quando avevo paura del fango?
Le ali fatate
rubate alle favole dei nostri ricordi
inquieti,
che dalla rabbia ci conducevano
in volo alla pace,
adesso,
chi avranno da confortare?